🚨Come avevo previsto, con il nostro stile, l'introduzione di politiche che incoraggiano la natalità sarà inevitabilmente graduale. Ecco che ci siamo?—— A partire dal 1 gennaio 2026, i contraccettivi saranno soggetti a IVA, annullando la politica di esenzione fiscale di 30 anni! Chi ha un minimo di conoscenza economica sa che le tasse non riguardano solo il denaro, ma anche l'atteggiamento, la direzione e i segnali politici. Dopotutto, il tasso di natalità è crollato a 1, e il governo discute quotidianamente della crisi demografica; le pratiche comuni sono ridurre i costi, abbattere i rischi e sovvenzionare l'assistenza all'infanzia. Ma se tutto ciò non funziona, ci sono molte altre strategie: Oggi si ripristina l'IVA, Domani potrebbe arrivare una tassa sui consumi, Dopodomani potrebbero limitare la produzione di prodotti contraccettivi o chiudere le aziende. Non basta? Allora si potrebbe vietare agli ospedali di effettuare sterilizzazioni o aborti, con pene detentive per i trasgressori. Se non funziona, si potrebbe passare a misure drastiche: O si cambia il sistema, facendo sì che chi non si sposa e non ha figli condivida le responsabilità di allevamento; O si prende una decisione severa, aprendo direttamente all'immigrazione. A questo punto, la sostanza è già chiara: Non si tratta di farti desiderare di avere figli, ma di renderti impossibile scegliere di non averne dignitosamente. E così si crea la miseria dei giovani di oggi: Guadagnare è difficile come diventare un immortale, Pendolare è difficile come una lunga marcia, Il costo del matrimonio è paragonabile a quello di una quotazione in borsa,...