Le aziende crypto che vendono sia azioni che token agli investitori rappresentano il più grande errore non forzato che frena l'industria come classe di attivo investibile. Si finisce con un conflitto di interesse inconciliabile e incentivi disallineati tra i detentori di azioni e i detentori di token. Non è un caso che i progetti crypto che stabiliscono programmi di riacquisto di token con i ricavi del protocollo (HYPE, PUMP, LINK) non abbiano venduto azioni agli investitori. Né HYPE né LINK hanno raccolto fondi da VC, che è da dove proviene gran parte di questa pressione sul conflitto di interesse. Ma chiaramente questo è un problema per molti token là fuori, quindi cosa fare? A breve termine: Se sei un'azienda crypto, non fare il doppio gioco, è un autogol. Vendi azioni e alla fine quotati in borsa, oppure tratta il tuo token come pseudo azioni per il protocollo che cattura valore. A lungo termine: Dobbiamo stabilire un regime normativo che consenta l'emissione di token in stile 'protocol equity' con protezioni per gli investitori applicabili e diritti di reddito chiari.