Il serpente nel giardino era il primo Teorico Critico. Tentò l'uomo gettando sospetti sulla verità rivelata di Dio e reinterpretò la realtà attraverso la lente della mancanza e del risentimento. Incoraggiò l'uomo a diventare il proprio arbitro di ciò che è "buono" al di fuori di Dio (che può solo risultare in un falso) – "allora la donna vide che l'albero era buono per il cibo..." Se leggi Gen 3:6, nota come si paralleli ai versetti precedenti in cui Dio vede e pronuncia la Sua creazione come buona. La disposizione gnostica e l'ermeneutica sono al cuore del woke (e in molti modi si può argomentare che sia peccato) – è guidata da un profondo malcontento con la realtà data e dall'impulso di decostruire ciò che è e sostituirlo con un "dovrebbe essere" centrato sull'uomo e definito dall'uomo, rimosso dall'autorità di Dio. Come creature, questa è una totale follia (e questo è un enorme eufemismo, perché non penso che possiamo afferrare le implicazioni e le ramificazioni di questo senza davvero venire a patti con ciò che significa per Dio essere Santo - l'unico attributo di Dio esaltato nella scrittura fino al terzo grado; ad esempio, Isaia 6). Eppure lo facciamo di volta in volta, e lo faremo di volta in volta a meno che non comprendiamo e accettiamo che Dio è chi dice di essere e che noi siamo le Sue creature. Non è una coincidenza che gran parte dell'ideologia creata dall'uomo sia un riciclo della ribellione primordiale. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole.